Governo
L'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri non prevede la Riforma della Giustizia
L'esecutivo convocato per lunedi' 30 giugno dovra' affrontare varie questioni, ma nell'elenco diramato dalla Presidenza del Consiglio non si fa cenno alla questione piu' delicata, sulla quale ha lavorato a lungo il ministro Orlando
Il sito del Governo Italiano ci informa che il Consiglio dei Ministri n.22 è convocato per lunedì 30 giugno alle ore 17 a Palazzo Chigi e poi, di seguito, ci fornisce l’elenco dell’ordine del giorno, nel quale, tuttavia, non si trova traccia della “Riforma della Giustizia”.
Può darsi che le polemiche seguite all’annuncio dei contenuti del provvedimento (di cui abbiamo dato notizia dettagliata con l’articolo di Francesco Colafemmina) e, poche ore dopo, alle puntualizzazioni del ministro Orlando sul tema delle intercettazioni -subito dopo aver incontrato i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Magistrati- abbiano consigliato una maggiore prudenza.
Oppure, è anche possibile che la delicatissima materia possa essere affrontata egualmente, dato che nelle “varie ed eventuali”, tradizionalmente, si può fare rientrare “tutto, ma anche il suo contrario”.
In ogni caso, al momento, l’ordine del giorno della riunione dell’Esecutivo prevede l’esame di :
-due disegni di legge (Economia e Finanza) riguardanti il Rendiconto Generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2013 e le disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni Autonome per l’anno finanziario 2014;
-due decreti legislativi (Presidenza-Ministeri di Settore) riguardanti le direttive UE sul diritto all’informazione nei procedimenti penali (2012/13) e sull’efficienza energetica (2012/27);
-quattro disegni di legge (Affari Esteri) per la ratifica e l’esecuzione di alcuni Atti Internazionali,
-un decreto legislativo, per ulteriori disposizioni integrative e correttive al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione (Interno-Giustizia-Semplificazione e P.A.)-esame preliminare;
-Leggi Regionali; e, per finire, le immancabili “varie ed eventuali”.
Moreno Morando
(28 giugno 2014)
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