Ricerca sui "patrimoni" nel mondo
Crolla il ceto medio negli U.S.A., l'Italia al terzo posto per "patrimonio mediano"
Una ricerca del Credit Suiss Wealth ha evidenziato la rilevante differenza tra il "patrimonio medio" e quello "mediano", che misura la crescita della classe media.
Il Sole 24 Ore ha pubblicato i risultati di una ricerca del Credit Suiss Wealth Databook 2013, che ci racconta tutta un’altra storia rispetto alla percezione che la gran parte delle persone hanno dell’andamento economico complessivo, a seguito della crisi che ha colpito anche la gran parte dei Paesi occidentali.
Nella ricerca si fa riferimento specifico al “tramonto” della classe media negli Stati Uniti, dove si registra un divario sempre più ampio tra chi è molto ricco ed il ceto medio, che in realtà di sta avvicinando a grandi passi ai poveri. Basti pensare che tra 1999 ed il 2012 il loro reddito medio è diminuito di 6.000 dollari.
Secondo i dati dello studio della Credit Suiss Wealth, tuttavia, pare che il fenomeno assuma sfumature completamente diverse in alcune altre parti del mondo.
Se si parla di “patrimonio medio” (in pratica : il patrimonio totale diviso per la popolazione adulta), la più ricca è la Svizzera con 512.000 dollari U.S.A.; seguita dalla Norvegia, 380.000, dagli Stati Uniti con 301.140 e dalla Svezia con 299.441.
Se invece di guardare a quel tipo di graduatoria, si vuole prestare più attenzione al “patrimonio mediano” (il valore che sta nel mezzo della curva della distribuzione dei redditi e che misura la crescita delle classi media internazionali), allora il primo posto spetta all’Australia, con 219.505 dollari; al secondo la Francia, con 141.850 dollari ed al terzo l’Italia (138.653, cioè 102.000 euro), spinta dal patrimonio immobiliare.
In questa classifica gli Stati Uniti sono solo al 19° posto, dato che rivela tutta la discesa della (ex) classe media americana, ferma ora a 45.000 dollari di “patrimonio medio”.
Moreno Morando
(8 luglio 2014)
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