Camera dei deputati
Commissione d'inchiesta sui centri per immigrati
Approvata dalla Camera la proposta di istituzione di una Commissione monocamerale di inchiesta sui centri di trattenimento e di accoglienza per gli immigrati.
La Camera dei deputati ha approvato una proposta di istituzione di una Commissione monocamerale di inchiesta sui centri di trattenimento e di accoglienza per gli immigrati. Con l'approvazione di due mozioni e di una risoluzione la Camera aveva impegnato il Governo a intervenire sui CIE per rendere più efficaci le procedure organizzative e per migliorare le condizioni di vita degli immigrati ivi trattenuti.
Come già reso noto, la legge europea per il secondo semestre 2013 ha ridotto a 90 giorni la durata massima del trattenimento degli stranieri nei CIE.
Nella seduta del 17 novembre 2014, la Camera ha approvato il testo unificato di tre proposte finalizzate alla istituzione di una Commissione monocamerale di inchiesta sul sistema di accoglienza e di identificazione nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti nei centri destinati all'accoglienza e al trattenimento di immigrati. Il testo si riferisce ai Centri di identificazione ed espulsione (CIE), ai Centri di accoglienza (CDA) ed ai Centri di accoglienza per Richiedenti asilo (CARA)
Tra gli obiettivi dell'inchiesta si segnalano l'accertamento delle condizioni di permanenza dei migranti e della efficienza delle strutture nonché di eventuali condotte illegali e atti lesivi dei diritti fondamentali e della dignità umana, la verifica delle procedure per l'affidamento della gestione dei centri, la valutazione dell'operato delle autorità preposte al controllo dei centri e la corretta tenuta dei registri di presenza unitamente ad una valutazione circa la sostenibilità del sistema sotto il profilo economico anche riguardo a possibili, nuove soluzioni normative per la gestione della questione immigrazione.
Nel corso dell’esame in Assemblea, tra gli obiettivi dell’inchiesta è stato aggiunto anche l’accertamento di eventuali gravi violazioni delle regole dei centri nonché comportamenti violenti o in violazione di disposizioni normative da parte delle persone ospitate. Inoltre, è stato specificato che la valutazione degli enti di gestione comprende anche la verifica di eventuali procedimenti penali relativamente alla gestione, anche in passato, di centri di accoglienza o di identificazione ed espulsione.
E' prevista una relazione conclusiva sulle indagini svolte; la durata dei lavori della Commissione è fissata ad un anno.
Il testo prevede che la Commissione sia composta da 21 deputati, nominati dal Presidente della Camera in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari, assicurando la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo. Con i medesimi criteri e procedure si provvede alle eventuali sostituzioni (a seguito di dimissioni; cessazione dalla carica; altre cause di impedimento sopraggiunte).
Il Presidente viene eletto dai membri della Commissione.
Il testo demanda ad un regolamento interno l'organizzazione delle attività e il funzionamento della Commissione, atto per la cui approvazione è richiesta la maggioranza assoluta.
Si afferma il principio della pubblicità delle sedute della Commissione, ferma restando la possibilità di riunirsi in seduta segreta con deliberazione a maggioranza semplice.
La Commissione potrà inoltre avvalersi dell'opera di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria e delle collaborazioni che ritiene necessarie, nel limite massimo che sarà stabilito nel regolamento interno.
L'autorizzazione di spesa prevista è pari a 100.000 euro. La suddivisione della spesa, nel testo unificato suddivisa in parti uguali per il biennio 2014-2015, a seguito delle modifiche apportate dall’Assemblea, è stata fissata in 10.000 euro per l'anno 2014 e 90.000 euro per l'anno 2015.
Per approfondire accedi a: interventi normativi
La Direzione
(20 novembre 2014)
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