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Consiglio dei Ministri

Un decreto legge per gli enti territoriali

Il testo contiene provvedimenti sul Patto di stabilità interno, il pagamento dei debiti commerciali ed altre misure urgenti.

Palazzo Chigi comunica che il Consiglio dei Ministri, nella seduta dell' 11 giugno 2015, su proposta dei Ministri dell’Economia e Finanze Pietro Carlo Padoan e  dell’Interno  Angelino Alfano, ha approvato un decreto legge recante misure urgenti in materia di enti territoriali.

Nello specifico, il testo (n.d.r.: non ancora disponibile nella versione definitiva) prevede:

Patto di stabilità interno

Sono previste norme che allentano i vincoli consentendo  a Comuni, Province e Città metropolitane margini maggiori per investimenti volti alla cura del territorio e all’erogazione dei servizi.

In particolare, vengono rideterminati gli obiettivi del patto di stabilità interno dei Comuni per gli anni 2015-2018, concedendo agli enti un maggiore contributo di 100 milioni di euro (in termini di spazi finanziari) l’anno, così suddiviso:

-10 milioni per eventi calamitosi e messa in sicurezza del territorio;

-40 milioni per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e per interventi di bonifica dei siti contaminati dall’amianto;

-30 milioni per l’esercizio della funzione di ente capofila nel caso di gestione associata di alcune funzioni;

-20 milioni per le spese per sentenze passate in giudicato a seguito di contenziosi connessi a cedimenti strutturali e procedure di esprorio.

Il Governo sottolinea che le norme non comportano maggiori oneri per la finanza pubblica, perché resta invariato l’obiettivo complessivo del patto di stabilità dei Comuni fissato dalla legge di stabilità. A favore dei Comuni viene previsto un ammorbidimento delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità interno nel 2014.

La sanzione, rappresentata dalla riduzione delle risorse spettanti dal Fondo di solidarietà, si applica in misura pari al 20% dello sforamento, anziché pari al 100%. Analogamente, per le Province e le Città metropolitane le risorse che vengono erogate dal fondo sperimentale di riequilibrio vengono ridotte del 20%, anziché del 100% dello sforamento, con il limite massimo previsto del 3% delle entrate correnti registrate nell’ultimo consuntivo.

Pagamento  debiti commerciali

Per l’anno 2015 sono incrementate di 2 miliardi di euro le risorse destinate alle Regioni e alle Province autonome per far fronte al pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2014.

L’importo di 2 miliardi è ulteriormente incrementato dalle eventuali risorse disponibili e non utilizzate per il pagamento dei debiti degli enti del Servizio Sanitario nazionale.

Per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili dei Comuni maturati al 31 dicembre 2014, vengono concessi ulteriori 850 milioni. 

Fondo compensazione IMU e TASI

Per il 2015 è attribuito ai Comuni un contributo di 530 milioni di euro. Con decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro il 10 luglio 2015, viene stabilita , secondo una metodologia adottata dalla Conferenza Stato-Città e Autonomie Locali, la quota di contributo spettante a ciascun ente, tenendo conto dei gettiti dell’IMU e della TASI del 2014. 

Anagrafe Nazionale Popolazione Residente (ANPR) e Carta d'identità elettronica

Si tratta di misure finalizzate all’ampliamento dell’ANPR, attraverso l’informatizzazione dei registri di stato civile e delle liste di leva. Sono previste, altresì, disposizioni che consentono il superamento del documento digitale unificato, attraverso la definitiva implementazione della nuova carta di identità elettronica.

Misure per l’accelerazione della ricostruzione in Abruzzo

Il decreto prevede disposizioni per favorire l’accelerazione e la trasparenza degli interventi di ricostruzione degli immobili privati nei territori abruzzesi colpiti dal sisma del 2009. Sono comprese ulteriori misure per assicurare la ricostruzione di edifici pubblici, compresi quelli di interesse storico, artistico e archeologico.

Zone Franche Urbane dell’Emilia Romagna

Nei territorio dell’Emilia Romagna colpiti dall’alluvione del 17 gennaio 2014 e nei Comuni colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012 viene istituita la zona franca che beneficia di consistenti agevolazioni fiscali.

Possono beneficiare di tali agevolazioni le imprese localizzate all’interno della zona franca che rientrano nella definizione di ‘microimprese’ e hanno avuto un reddito lordo 2014 inferiore a 80.000 euro e un numero di addetti non superiore a 5 unità.

Le agevolazioni per questi soggetti consistono nell’esenzione dalle imposte sui redditi (fino a 100.000 euro di reddito) e dall’IRAP (fino a 300.000 euro) delle attività prodotte nelle ZFU (zone franche urbane) e dall’IMU per gli immobili siti nella zona franca. Le agevolazioni sono concesse per i periodi di imposta 2015 e 2016.

Sisma Lombardia

Vengono stanziati 205 milioni di euro a favore delle popolazione della Lombardia colpite dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012. La somma viene erogata dal Presidente della Regione nella forma di contributi in conto capitale da destinare alla ricostruzione degli immobili, alle imprese che abbiano subito danni a scorte e beni strumentali, alla delocalizzazione tempora delle attività danneggiate al fine di garantire la continuità produttiva.

Clausola di salvaguardia

Nel decreto viene introdotta una norma che evita nel 2015 l’aumento dell’accisa sulla benzina previsto dalla legge di stabilità in caso di mancata autorizzazione da parte della Ue del meccanismo del reverse charge dell’Iva nel settore della grande distribuzione.

Per saperne di più sulla riunione del CdM: testo integrale del comunicato 

Fonte: Governo

Moreno Morando

(12 giugno 2015)

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