Unioncamere e Ministero del Lavoro
In arrivo oltre 66 mila assunzioni di laureati
Economia, ingegneria e architettura le lauree più richieste dalle aziende nel 2014. Pubblicato l'esito del monitoraggio dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese effettuato con il Sistema Informativo Excelsior.
In arrivo nel 2014 oltre 66 mila assunzioni di laureati: le aziende sono prevalentemente alla ricerca di titoli universitari delle aree economico-sociale, ingegneria e architettura, mentre sono in calo le richieste per le discipline medico-sanitarie e, ancor di più, per l’area giuridica. Per poco meno di 8 su 10 neoassunti, il primo periodo in azienda sarà dedicato a completare la loro formazione. Sono queste alcune delle informazioni fornite dal Sistema Informativo Excelsior (http://excelsior.unioncamere.net/), progetto realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, riguardante il monitoraggio dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese, progetto che periodicamente ci aggiorna sugli esiti delle indagini effettuate.
Tale monitoraggio, si legge nel comunicato di Unioncamere, si articola in un’indagine annuale effettuata su un campione di circa 100 mila imprese dell’industria e dei servizi con almeno un dipendente.
I numeri dei laureati. Secondo i risultati del Sistema Informativo Excelsior , nel 2014, per le imprese dell’industria e dei servizi con almeno un dipendente, le assunzioni per le quali sarà richiesto un titolo universitario saranno 66.560, pari al 10,9% del totale. Per quasi 29.300 di esse dovrà trattarsi di una laurea specialistica (44% del totale), per oltre 15.100 (22,7%) sarà richiesta una laurea triennale e per le restanti 22.200 il tipo di laurea sarà indifferente. Al 18-19% sia dei diplomati con laurea triennale, sia di quelli con laurea specialistica, sarà richiesto un supplemento formativo, quale master o dottorato.
Le assunzioni di laureati saranno il 3,9% in più rispetto al 2013 (in valore assoluto +2.500 unità circa), ma la loro quota si abbasserà dall’11,4 al 10,9%.
Gli indirizzi richiesti. L’area disciplinare dei titoli universitari più richiesta nel 2014 è quella economico-sociale, con quasi 20.100 assunzioni previste e una quota sul totale del 30,2%. Rispetto al 2013 queste assunzioni aumentano dell’1,7%, a fronte di un incremento complessivo delle assunzioni di laureati del 3,9%: ciò ne riduce leggermente l’incidenza sul totale (-0,7 punti percentuali) ma esse restano pur sempre in prima posizione.
Quest’area disciplinare comprende tre gruppi di laurea di entità molto diversa tra loro: le lauree in economia (quasi 19 mila, in aumento dell’1,4%), quelle in scienze sociali (760 circa, in riduzione dell’8,7%) e quelle in statistica (che non arrivano a 500 unità, nonostante un incremento annuo che raggiunge il +40%).
La seconda area è quella di ingegneria-architettura, con oltre 19.300 assunzioni. Grazie a un aumento previsto dell’8,7%, rispetto al 2013 la sua quota si alza di 1,3 punti, passando dal 27,7 al 29%. Di questo gruppo fanno parte circa 900 laureati in architettura (in aumento del 21,8%) e gli oltre 18.400 laureati in ingegneria (+8,2%) Questi ultimi comprendono i laureati in ingegneria elettronica e dell’informazione (8.400, +6,4%), quelli nelle varie discipline dell’ingegneria industriale (quasi 5.300, +10%), quelli in ingegneria civile e ambientale (oltre 1.500, +8,3%) e i restanti indirizzi ingegneristici non specificati, ciascuno con un numero di assunzioni abbastanza esiguo, ma che nel loro insieme arrivano a 3.240 unità, in crescita di oltre il 10%.
Decisamente minore il numero di assunzioni previste per i laureati delle altre aree disciplinari: 9.100 in scienze umanistiche (letterarie, linguistiche e altre), in aumento dell’8,9%, che ne innalza la quota sul totale dal 13,1 al 13,7%; quasi 6.900 dell’area scientifica, che grazie a un aumento del 13,5% si portano dal 9,5 al 10,3% del totale; 5.340 nelle discipline medico-sanitarie, le cui assunzioni si riducono del 6,5%, e passano quindi dall’8,9 all’8% del totale; poco più di 600 dell’area giuridica, la cui fortissima riduzione (-27,6%), ne porta la quota sotto l’1%.
Importanza del titolo di studio e formazione aggiuntiva. Il grado di importanza attribuito al titolo di studio nella scelta dei candidati all’assunzione è una prima importante discriminante tra i livelli di istruzione: esso è tanto maggiore quanto più il livello di istruzione richiesto risulta elevato: per quello universitario, le segnalazioni di elevata importanza raggiungono il 59,1% del totale, mentre per il complesso delle assunzioni di tutti i titoli di studio si arriva appena al 14%. Fra i vari indirizzi di laurea, il massimo grado di importanza è associato agli indirizzi tecnico-specialistici dei geo-biologici e biotecnologici e a quanti posseggono il titolo in chimica-farmaceutica (rispettivamente, 88 e 80% delle indicazioni di “molta importanza” della laurea nella scelta del candidato all’assunzione).
Per poco meno di 8 laureati su 10 che le imprese intendono assumere nel 2014 (il 77,6%), le stesse prevedono di completare la formazione una volta entrati in azienda. Tale quota è superiore (di oltre 18 punti percentuali) alla media del totale assunzioni e compresa tra il minimo di circa 4 assunzioni di laureati su 10 nel campo dell’architettura e urbanistica e nelle discipline geo-biologiche e il massimo di oltre 9 assunzioni di laureati su 10 nell’agroalimentare e negli “Altri indirizzi di ingegneria” (gestionale, medica, dell’automazione, ecc.). Questa formazione integrativa potrà essere svolta con varie modalità (che non si escludono a vicenda): la più semplice e meno onerosa sarà l’affiancamento al personale che già opera in azienda e interesserà il 46% circa dei laureati che verranno assunti; per il 16% si prevedono specifici corsi esterni e per un’altra quota di rilievo, il 45%, saranno organizzati corsi interni all’impresa.
Enrico Michetti
La Direzione
(18 ottobre 2014)
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