Ministero dell'Interno
Italia crocevia del narcotraffico: in sintesi i risultati del Rapporto annuale
La quantità di hashish sequestrata in Italia nel 2014 è più del triplo di quella del 2013 (+211,29%). Marijuana (+15,93%), Eroina (+5,30%), droghe sintetiche in dosi (+23,99%), Cocaina (-21,90%), LSD (-25,21%).
Il narcotraffico integra un fenomeno ormai transnazionale, che implica fattori sociali, culturali, criminali, ecc..
Regolato dai principi della domanda e dell'offerta, esso involge molteplici fasi: dalla coltivazione alla produzione, raffinazione, acquisizione dei mezzi di trasporto, distribuzione, consumo e riciclaggio dei relativi proventi.
Se è vero pertanto che la lotta al narcotraffico coincide con quella alla criminalità organizzata internazionale, è anche vero che la sfida del traffico delle droghe si vince innanzitutto sul piano della cultura, della conoscenza e della professionalità di chi è chiamato alla tutela della collettività da questo vero e proprio cancro sociale.
In quest'ottica, una delle più importanti pubblicazioni al mondo viene annualmente redatta dalla DCSA, organismo interforze dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza italiani.
La pubblicazione si distingue per un'analisi approfondita delle zone di produzione, delle rotte, dei cd. precursori (sostanze chimiche da taglio e per la raffinazione) e delle nuove droghe.
Dal rapporto sul 2014 si registrano:
- un aumento dei sequestri
- l'uso sempre maggiore di internet e dei social network
- l'aumento di consumo da parte dei minori.
Aumentano i sequestri di tutte le tipologie di droga, ma soprattutto di hashish: la quantità sequestrata in Italia nel 2014 è più del triplo di quella del 2013 (+211,29%). Ma gli incrementi rispetto all'anno precedente riguardano anche marijuana (+15,93%), eroina (+5,30%) e droghe sintetiche in dosi (+23,99%).
Sono diminuiti invece i sequestri di cocaina (-21,90%), di droghe sintetiche in polvere (-56,32%), di LSD (-25,21%) e di piante di cannabis (-86,41%).
Dall'analisi dei dati raccolti risulta che "l'Italia continua a rappresentare un importante crocevia del narcotraffico internazionale".
I porti e le coste sono i punti più deboli: le rotte più usate infatti, per far arrivare la droga nel nostro Paese, sono le vie del mare, i cui approdi registrano il 98,83% del totale delle droghe sequestrate alle frontiere (che diventa 99,95 per la cannabis) con un aumento del 3% rispetto al 2013.
Su un totale di 29.474 informative di reato, 2.776 di queste "hanno riguardato il reato associativo, un numero che ben riflette l'impegno operativo e l'attenzione degli organi investigativi nei confronti della criminalità organizzata. Circa un terzo dei responsabili degli illeciti traffici che alimentano il mercato interno della droga è rappresentato da compagini criminali estere, spesso joint venture con i sodalizi italiani per meglio rispondere alle particolari esigenze del narcotraffico".
Oltre la metà dei 10.585 stranieri denunciati nel 2014 per violazione della normativa in materia di stupefacenti è ancora concentrata prevalentemente nelle regioni del nord e nel Lazio. Le etnie estere maggiormente coinvolte sono quelle provenienti dal Marocco, dall'Albania, dalla Tunisia e dalla Nigeria.
Giovanni Tartaglia Polcini
(3 agosto 2015)
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