Cooperazione
Soci lavoratori di Coop.: vale solo il CCNL di settore
Circolare esplicativa del Ministero del Lavoro sulla sentenza Corte Costituzionale n.51/2015 sui minimi retributivi.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha inteso chiarire, ai propri Uffici territoriali, con la Lettera Circolare n.7068, gli aspetti contenuti nella sentenza della Corte Costituzionale n.51/2015, resa nel giudizio di legittimita' costituzionale, in riferimento all'articolo 39 della Carta fondamentale, sollevato dal Tribunale ordinario di Lucca, il 24 gennaio 2014.
L'autorevole pronuncia della Suprema Corte ha svolto, contestualmente, espliciti richiami alla "intensa attività ispettiva" esercitata dal Dicastero Lavoro e nello specifico per quanto riguarda l'esercizio del contrasto al cosiddetto dumping contrattuale, nel delicato settore cooperativo, affrontato gia' in passato non remoto, dal Ministero, con proprie Circolari del 9/11/2010, del 6/3/2012 e del 1/6/2012 che hanno disposto, in caso di applicazione da parte delle Coop. di un diverso contratto collettivo nazionale, rispetto a quello stipulato fra OO.SS. e datoriali comparativamente più rappresentative, a livello nazionale di categoria, che il corpo ispettivo proceda al recupero delle differenze retributive, mediante l'adozione della "diffida accertativa" ex art. 12 d.lgs.n.124/2004.
E' quindi costituzionalmente legittimo prevedere per legge che i minimi retributivi, ossia i trattamenti economici complessivi, per i soci lavoratori di cooperative, non risultino inferiori a quelli sanciti dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
Piu' precisamente, quindi, la Suprema Corte era stata "adita" rispetto alla presunta illegittimità costituzionale dell'art.7 comma 4 del d.l.n. 248/2007, convertito in legge n.31/2008, nella parte dove si stabilisce che fino alla completa attuazione della norma riguardante la fattispecie di socio lavoratore di società cooperativa, in presenza di pluralità di contratti collettivi della stessa categoria, la società cooperativa e' tenuta a rispettare, quale "parametro esterno" di commisurazione, il CCNL stipulato, come sopra detto, dalle organizzazioni di categoria più rappresentative, al fine di definire opportunamente la proporzionalità e sufficienza del trattamento economico da corrispondere al socio lavoratore, in ossequio, appunto, all'articolo 36 della Costituzione.
Stefano Olivieri Pennesi
(30 aprile 2015)
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