Cassazione
Trasporto illecito di rifiuti, sì alla confisca del veicolo di proprietà del terzo estraneo al reato
La prova della diligenza e della buona fede nei principi sanciti dalla Suprema Corte.
La Suprema Corte torna sulla questione del terzo in buona fede estraneo al reato di trasporto illecito di rifiuti con alcune precisazioni in grado di indirizzare la giurisprudenza e l'operato della polizia giudiziaria fin dalle prime battute di un'indagine.
Secondo gli ermellini, difatti, è legittimo il sequestro preventivo di un veicolo utilizzato per il trasporto illecito di rifiuti, in quanto il detto mezzo è suscettibile di confisca obbligatoria ai sensi dell'art. 6 D.L. n. 172 del 2008, conv. in legge n, 2010 del 2008.
In detto caso, dunque, la revoca del sequestro preventivo è possibile soltanto nell'ipotesi nella quale vengano a mancare gli elementi costituenti il "fumus commissi delicti" e non per il venire meno delle esigenze cautelari, atteso che in tali ipotesi la pericolosità della "res" non è suscettibile di valutazioni discrezionali, ma è presunta dalla legge.
La confisca del veicolo di cui all’art. 6 D.L. n. 172 del 2008, conv. in legge n, 2010 del 2008 integra una confisca obbligatoria atipica, non completamente sovrapponibile alla confisca obbligatoria di cui al secondo comma dell'art. 240 cod. pen., in quanto la norma prevede espressamente che, per tutte le fattispecie penali tipizzate nell'art. 6 legge 210 del 2008, (solo) "alla sentenza di condanna consegue la confisca del veicolo"(ovvero alla sentenza di "patteggiamento"): ne consegue che non è possibile disporre la confisca senza che si pervenga ad una pronuncia di affermazione della responsabilità penale e dunque di irrogazione o applicazione di una pena.
Il terzo estraneo, individuabile in colui che non ha partecipato alla commissione dell'illecito ovvero ai profitti che ne sono derivati, che invochi la restituzione del veicolo sequestrato, qualificandosi come proprietario o titolare di altro diritto reale sul bene medesimo, è tenuto a provare i fatti costitutivi della sua pretesa e, in particolare, oltre alla titolarità del diritto vantato, anche l'estraneità al reato e la buona fede, intesa come assenza di condizioni in grado di configurare a suo carico un qualsivoglia addebito di negligenza da cui sia derivata la possibilità dell'uso illecito del bene.
Sez. III^, sentenza 16 gennaio – 5 maggio 2015, n. 18515 - Presidente Teresi – Relatore Di Nicola.
Giovanni Tartaglia Polcini
(14 maggio 2015)
© RIPRODUZIONE CONSENTITA Italian Open Data License 2.0
(indicazione fonte e link alla pagina)
DIVENTA FAN DEL QUOTIDIANO DELLA P.A.
Follow @quotidianopaComunicato Importante Selezione Docenti Accademia della P.A.
La Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, in vista dell’apertura delle sedi dell’Accademia della PA in tutto il territorio nazionale, ricerca e seleziona personale per singole docenze in specifiche materie delle Autonomie locali da svolgersi presso le Accademie della PA e per le attività di assistenza nelle procedure complesse nei Centri di Competenza.
Newsletter Quotidiano della P.A.
Incorpora le Notizie del QPA
Inserisci sul sito del tuo Ente, sul tuo sito o sul tuo blog, le ultime notizie pubblicate dal Quotidiano della P.A.
Accedi all'interfaccia per l'inserimento cliccando sul pulsante di seguito: